L'impressione pittorica di Rossella Russo è supportata da un'intensa carica ispirativa che indirizza l'artista esclusivamente verso quei soggetti che entrano in sintonia con i suoi stati d'animo.
Le figure che ritroviamo sovente nelle sue composizioni pittoriche assolvono le tensioni del suo animo componendosi come simboli di valore fortemente interioritari.
I dipinti della Russo vanno perciò osservati con attenzione per i contenuti e per lo stile ove risalta la modulata scadenza dell'articolazione cromatica, l'armonica compostezza del segno grafico, derivate da un attento studio formale e da una naturale predisposizione alla figurazione.
Sarah Angelico
Le figure che ritroviamo sovente nelle sue composizioni pittoriche assolvono le tensioni del suo animo componendosi come simboli di valore fortemente interioritari.
I dipinti della Russo vanno perciò osservati con attenzione per i contenuti e per lo stile ove risalta la modulata scadenza dell'articolazione cromatica, l'armonica compostezza del segno grafico, derivate da un attento studio formale e da una naturale predisposizione alla figurazione.
Sarah Angelico
Pittrice catanese, dall’impianto scenico teatrale, imposta la sua scena pittorica come un fotografo d’arte che intenda cogliere l’attimo fuggente, un’ombra fugace per restituirla alla memoria storica personale, esistenziale o di un luogo. Rossella Russo avvince per i suoi temi romantici e teneri; quasi come un’illustratrice di fiabe, ma mai naïf, Russo affronta il tema di Narciso e quello delle luci ed ombre che coincidono con le luci e le ombre della nostra vita.
E’ attratta dalle ombre, Rossella Russo; quasi dal teatro delle ombre cinesi, mutua il suo impianto misterioso e avvincente….Il tango è condensato e sintetizzato attraverso l’immagine di una gamba che proietta la sua ombra sul pavimento…….
Sa governare bene la tecnica pittorica, Russo: la sua padronanza lascia intravvedere un’artista giovane ma sicuramente capace di offrire delle ulteriori e brillanti performances in futuro, in particolare all’estero.
Molte sono le mostre allestite per questa artista si Catania, ricordiamo le ultime del 2010: nella prestigiosa galleria Katane ed a Messina, al Caffè Ristorante Letterario Storico Il Giulietti, mostre che hanno riscosso notevole consenso.
Maria Teresa Prestigiacomo
E’ attratta dalle ombre, Rossella Russo; quasi dal teatro delle ombre cinesi, mutua il suo impianto misterioso e avvincente….Il tango è condensato e sintetizzato attraverso l’immagine di una gamba che proietta la sua ombra sul pavimento…….
Sa governare bene la tecnica pittorica, Russo: la sua padronanza lascia intravvedere un’artista giovane ma sicuramente capace di offrire delle ulteriori e brillanti performances in futuro, in particolare all’estero.
Molte sono le mostre allestite per questa artista si Catania, ricordiamo le ultime del 2010: nella prestigiosa galleria Katane ed a Messina, al Caffè Ristorante Letterario Storico Il Giulietti, mostre che hanno riscosso notevole consenso.
Maria Teresa Prestigiacomo
Vedere e sentire… il silenzio
Ho conosciuto Rossella Russo qualche giorno fa e la cosa che mi ha colpito subito è stata la sua dolcezza e intraprendenza.
Mi sono ricordata di molti anni fa, quando alla sua età, erravo per l’Italia in cerca di gallerie, critici e spazi che potessero essere teatro della mia giovanile attività. In Rossella mi ha colpito subito il suo approccio alla percezione delle emozioni.
Il suo vedere e sentire il silenzio, il suo evocare silenzi e luoghi misteriosi, il suscitare ansia, paura e tenerezza, persino nel suo modo di rappresentare il tango. L’abbraccio del tango, qui, è un’ombra lunga che unisce i due protagonisti in una fusione alchemica di anime senza tempo e senza cittadinanza. Il rosso timbrico che arriva dalle pennellate rigorose, annuncia la passione di un animo combattuto fra la natura ed uno stato emozionale forte che vuole farsi sentire. Luci ed ombre in un impianto scenico e teatrale misterioso.
Una fiaba romantica in cui Rossella tenta il suo avvio in pittura già con successi al di fuori della Sicilia (premio Lecce, ecc.).
Luci ed ombre in cui ognuno di noi , spettatore, utilizza il proprio codice emozionale per “emozionarsi” con la complicità dei sensi. Quando guardiamo un’immagine, associamo a ciò che vediamo delle sensazioni richiamate alla mente dalla nostra esperienza; il dato sensibile confrontato alla nostra interiorità.
Scommessa non facile per ogni operatore estetico che mostra i propri sentimenti ad un pubblico critico e attento.
La tensione espressiva è in scena…si parte… ognuno di noi dovrà fare i conti con il proprio io, con il proprio vissuto, le proprie paure, incubi, certezze e sogni.
Sogna Rossella… la tua arte è un bocciolo che si apre coraggioso alla vita.
Auguri fecondi per la tua attività e scommessa in cui ti poni felice e radiosa come la rugiada del mattino.
Maria Tripoli
Ho conosciuto Rossella Russo qualche giorno fa e la cosa che mi ha colpito subito è stata la sua dolcezza e intraprendenza.
Mi sono ricordata di molti anni fa, quando alla sua età, erravo per l’Italia in cerca di gallerie, critici e spazi che potessero essere teatro della mia giovanile attività. In Rossella mi ha colpito subito il suo approccio alla percezione delle emozioni.
Il suo vedere e sentire il silenzio, il suo evocare silenzi e luoghi misteriosi, il suscitare ansia, paura e tenerezza, persino nel suo modo di rappresentare il tango. L’abbraccio del tango, qui, è un’ombra lunga che unisce i due protagonisti in una fusione alchemica di anime senza tempo e senza cittadinanza. Il rosso timbrico che arriva dalle pennellate rigorose, annuncia la passione di un animo combattuto fra la natura ed uno stato emozionale forte che vuole farsi sentire. Luci ed ombre in un impianto scenico e teatrale misterioso.
Una fiaba romantica in cui Rossella tenta il suo avvio in pittura già con successi al di fuori della Sicilia (premio Lecce, ecc.).
Luci ed ombre in cui ognuno di noi , spettatore, utilizza il proprio codice emozionale per “emozionarsi” con la complicità dei sensi. Quando guardiamo un’immagine, associamo a ciò che vediamo delle sensazioni richiamate alla mente dalla nostra esperienza; il dato sensibile confrontato alla nostra interiorità.
Scommessa non facile per ogni operatore estetico che mostra i propri sentimenti ad un pubblico critico e attento.
La tensione espressiva è in scena…si parte… ognuno di noi dovrà fare i conti con il proprio io, con il proprio vissuto, le proprie paure, incubi, certezze e sogni.
Sogna Rossella… la tua arte è un bocciolo che si apre coraggioso alla vita.
Auguri fecondi per la tua attività e scommessa in cui ti poni felice e radiosa come la rugiada del mattino.
Maria Tripoli
L’ispirazione dell’opera si snoda attraverso emozioni stimolate dalla realtà con vigile contemplazione e filtrata con passionevole impegno attraverso la magistrale padronanza della tecnica.
Anna Francesca Biondillo
Anna Francesca Biondillo
Sembra che nello sguardo viva l’anima, gli orientali segnano un punto rosso in mezzo agli occhi e lo chiamano terzo occhio: “l’occhio dell‘anima”. Sarebbe la visione “oltre”, la capacità di guardare all’esterno attraversando se stessi. Rossella Russo lascia che lo sguardo delle sue opere venga carpito e interpretato dal fruitore, che abbandona il concetto per aprirsi al puro sentimento. La purezza del fanciullo riecheggia dentro di noi, come un richiamo primordiale: memoria emotiva di ciò che profondamente ci appartiene.
Simona Di Bella
Simona Di Bella
Il giorno 2 marzo si è inaugurata all’Associazione Ashram/Multikulti di Catania la Biblioteca Multilingue e la Personale di pittura di Rossella Russo ed è stato presentato il libro di Oscar Wilde “Le Parole del Giglio”, curato da Gianni Di Noto Ascenzio con l’intervento di Marco Mastroianni e Giuseppe Notato, un evento che ha richiamato numeroso pubblico.
La Mostra di quadri resterà aperta fino al 2 aprile. Rossella Russo è stata presentata dalla pittrice Maria Tripoli che di lei tra l’altro ha detto “In Rossella mi ha colpito subito il suo approccio alla percezione delle emozioni. Il suo vedere e sentire il silenzio, per evocare silenzi lunghi e misteriosi, il suscitare ansia, paura e tenerezza persino nel modo di rappresentare il tango.
L’abbraccio del tango … è un’ombra lunga che unisce i protagonisti in una fusione alchemica di anime senza tempo. Il rosso timbrico, che arriva alle pennellate rigorose, annuncia la passione di un animo combattuto tra la natura ed uno stato emozionale forte che vuole farsi sentire: luci ed ombre in un impianto scenico e teatrale.”
La mostra rappresenta un mondo variopinto e multietnico, la cinesina con il kimono rosso, i bambini africani, un dormiente, uno portato legato con uno scialle rosso vivo in spalle dalla madre, un altro con lo sguardo pensoso, la bambina di colore con gli orecchini ed il vestitino bianco che fa le boccacce, i cavalli nella cui espressione si coglie la maturità del loro essere, la madre in camice da notte bianca con il bimbo nudo in braccio, la ragazzina bionda pensosa seduta sui gradini ed infine la leggiadra ballerina che si affaccia alla vita con le scarpette rosse, ora rappresentate su un muretto, ora dubbiosa davanti a due porte da aprire, ora con il vestito rosso avvolta nel tango con un ballerino.
Insomma nella mostra è rappresentata l’umanità e la natura vista con la purezza e la profondità di sentimento di una giovane artista dalla pennellata sicura e rigorosa ed espressa, talvolta in maniera forte, tal altra in maniera leggera e leggiadra, assecondo di ciò che la pittrice vuole comunicare.
Rossella Russo, nonostante la sua giovane età, ha numerose esposizioni alle spalle sia personali che collettive e tra l’altro ha partecipato alla Prima Biennale di Lecce nel 2010 e al Concorso Internazionale di Venezia Arte Laguna nel 2011.Fai clic qui per effettuare modifiche.
Virginia Giuliano
articolo pubblicato su Data News, Aprile 2011
La Mostra di quadri resterà aperta fino al 2 aprile. Rossella Russo è stata presentata dalla pittrice Maria Tripoli che di lei tra l’altro ha detto “In Rossella mi ha colpito subito il suo approccio alla percezione delle emozioni. Il suo vedere e sentire il silenzio, per evocare silenzi lunghi e misteriosi, il suscitare ansia, paura e tenerezza persino nel modo di rappresentare il tango.
L’abbraccio del tango … è un’ombra lunga che unisce i protagonisti in una fusione alchemica di anime senza tempo. Il rosso timbrico, che arriva alle pennellate rigorose, annuncia la passione di un animo combattuto tra la natura ed uno stato emozionale forte che vuole farsi sentire: luci ed ombre in un impianto scenico e teatrale.”
La mostra rappresenta un mondo variopinto e multietnico, la cinesina con il kimono rosso, i bambini africani, un dormiente, uno portato legato con uno scialle rosso vivo in spalle dalla madre, un altro con lo sguardo pensoso, la bambina di colore con gli orecchini ed il vestitino bianco che fa le boccacce, i cavalli nella cui espressione si coglie la maturità del loro essere, la madre in camice da notte bianca con il bimbo nudo in braccio, la ragazzina bionda pensosa seduta sui gradini ed infine la leggiadra ballerina che si affaccia alla vita con le scarpette rosse, ora rappresentate su un muretto, ora dubbiosa davanti a due porte da aprire, ora con il vestito rosso avvolta nel tango con un ballerino.
Insomma nella mostra è rappresentata l’umanità e la natura vista con la purezza e la profondità di sentimento di una giovane artista dalla pennellata sicura e rigorosa ed espressa, talvolta in maniera forte, tal altra in maniera leggera e leggiadra, assecondo di ciò che la pittrice vuole comunicare.
Rossella Russo, nonostante la sua giovane età, ha numerose esposizioni alle spalle sia personali che collettive e tra l’altro ha partecipato alla Prima Biennale di Lecce nel 2010 e al Concorso Internazionale di Venezia Arte Laguna nel 2011.Fai clic qui per effettuare modifiche.
Virginia Giuliano
articolo pubblicato su Data News, Aprile 2011